Rapporti con altre associazioni e organizzazioni del territorio
Fin dalla sua fondazione, la SAOMS di Monleale non si è trovata isolata rispetto alle altre associazioni simili presenti sul territorio. Infatti, già l'8 ottobre 1899 riceve l'invito da parte della SOMS di Volpedo, che richiede di mandare una rappresentanza per partecipare alla festa per il trentennio di fondazione di quest'ultima. Viene deciso di partecipare, mandando una rappresentanza di cinque soci, che dovranno prendere parte alla festa a proprie spese.[1]
In diverse altre occasioni, la SAOMS monlealese viene invitata a mandare una rappresentanza di soci per partecipare a feste presso "società consorelle" del territorio. Il 7 agosto 1901, ad esempio, rispondendo all'invito da parte della società La Fratellanza di Garbagna, che chiede di inviare una rappresentanza con il vessillo, in occasione della festa per l'inaugurazione del proprio vessillo, si delibera di pubblicare un avviso per invitare tutti i soci che lo desiderino a prendere parte a tale iniziativa, e si autorizza il presidente a mandare la rappresentanza col vessillo (a condizione che tale rappresentanza non conti meno di tre soci, come da Statuto) e il Consiglio a pagare le spese della trasferta.[2]
L'11 febbraio 1905, il Consiglio Direttivo delibera di mandare una delegazione SAOMS, composta da non meno di 3 membri e con il vessillo sociale, "fornita di un sussidio di lire 20 da dividersi fra tutti", alla commemorazione del "bicentenario [della morte] dell'eroe Pietro Micca"[3] a Torino e pubblica un avviso per invitare i soci che lo desiderino ad aderire. Dal verbale del 29 agosto, però, si scopre che nessun socio si è dato disponibile a partecipare alla festa, che si terrà nei giorni 8, 9 e 10 [settembre?]. Di conseguenza, si decide di formare la rappresentanza tra i membri del Consiglio presenti; quindi, vengono designati Orefice Carlo, Boveri Bartolomeo, Bruno Giuseppe, Boveri Antonio e Zuccarelli Antonio, ai quali vengono affidati il vessillo sociale e 20 lire per le spese.[4]
Il 23 luglio 1905 viene data lettura di una lettera della SOMS di Castellazzo Bormida, che invita una rappresentanza della SAOMS di Monleale alla festa per il 50° anniversario di fondazione, che si terrà il 3 settembre. Si decide di pubblicare un avviso, per chiedere ai soci se intendono partecipare; chi desideri aderire, dovrà comunicarlo entro il 12 agosto, e dovrà andare a sue spese e non a spese della SAOMS; la rappresentanza dovrà essere composta da almeno tre soci, tra cui un membro del Consiglio, che dovrà portare il vessillo sociale. La rappresentanza risulta composta da: Zuccarelli Antonio, Orefice Carlo, Bruno Giuseppe, "Boveri Bartolomeo manda il figlio", Cadirola Pietro, Ravioli Angelo; a tali soci verrà consegnato il vessillo sociale, del quale saranno responsabili e, in caso di danni o "strappature", le spese di riparazione saranno a carico della rappresentanza (20 agosto 1905)[5].
Simile procedura viene seguita il 21 ottobre 1905, quando il Presidente legge la lettera della SOMS di Pontecurone, che invita la SAOMS di Monleale a mandare una sua rappresentanza il 22 ottobre per la festa del 50° anniversario e il Consiglio decide che è d'obbligo inviare tale rappresentanza, perché la SOMS di Pontecurone era presente con una propria rappresentanza all'inaugurazione del vessillo sociale della SAOMS di Monleale. Si incarica il Presidente di pubblicare un avviso per cercare dei soci che siano disposti a partecipare a loro spese alla trasferta: devono comunicarlo entro il 15 ottobre, non devono essere in numero inferiore a tre e deve esserci fra loro un membro del Consiglio, a cui verrà affidato il vessillo sociale, di cui sarà responsabile. Vengono autorizzati a partecipare alla festa a Pontecurone i soci Fornasari Silvio, Gatti Angelo, Zuccarelli Emilio, Zuccarelli Giuseppe.[6]
Il 15 agosto 1908 Si legge una lettera della SOMS di Villaromagnano in cui si invita la SAOMS di Monleale a prendere parte il 6 settembre ad una festa per l'inaugurazione del nuovo edificio sociale; siccome la Società di Villaromagnano aveva presenziato con una sua rappresentanza alla festa della SAOMS di Monleale per l'inaugurazione del vessillo sociale, si ritiene doveroso mandare una rappresentanza di almeno tre soci, con vessillo sociale ed un sussidio di 10 lire per le spese di viaggio.[7]
Durante l'Assemblea del 7 agosto 1904, si da lettura di una lettera da parte dell'Associazione dei Viticultori di Casale Monferrato, la quale chiede alla SAOMS monlealese di associarsi, allo scopo di combattere contro le contraffazioni del vino e a favore di una produzione di vino genuina; l'Assemblea decide di associarsi a tale sodalizio, versando una quota di iscrizione di 10 lire ed alle condizioni riportate dal bollettino della società del 20 maggio numero 24. Dalla medesima Associazione si deciderà di acquistare il solfato di rame, perché il prezzo appare più conveniente rispetto a quello proposto da altre ditte.[8]
Il 20 aprile 1908 il Consiglio, a voto unanime, delibera di acquistare otto cartoline inviate della SOMS di Cireglio (Pistoia), illustrate con il numero progressivo, ciascuna dell'importo di 20 centesimi, per concorrere ad un premio di lire 100, che verrà estratto il primo maggio.[9]
Il 6 gennaio 1909 si da lettura di una lettera a stampa della Società Morale di Guazzora, che chiede alla SAOMS di Monleale di concorrere alla costruzione del proprio edificio sociale ed invia 3 cartoline illustrate con numero progressivo del prezzo di 40 centesimi cadauna, che concorrono ad un premi di lire 100; la SAOMS di Monleale le acquista ed invia 1,20 lire.[10]
Il 27 luglio 1909 il Presidente legge una circolare della SAOMS degli operai di Punt S. Martin, che parla di un concorso per il quale si devono versare 2,25 lire, per la costruzione della casa sociale, con abbinato premio di lire 100 e quadretto in regalo per la SAOMS di Monleale, rappresentante la casa sociale di Punt. S. Martin: si decide di tenere il quadretto e di mandare il denaro richiesto.[11]
Il 2 gennaio 1910 si decide di mandare lire 2,50 alla SOMS di Sant'Agata dei Gatti come sussidio, con l'acquisto di 10 cartoline illustrate che concorrono a premi.[12]
Il 24 aprile 1910 si invia un vaglia alla Federazione Italiana delle SAOMS di Milano per l'acquisto di un manuale per lire 7,60 (oppure 2,60). Si acquista un quadro simbolico per lire 2, inviato dalla Società Artistica Operaia di Mutuo Soccorso di porto Santo Stefano (Grosseto), con il numero 92, che concorrerà ad un concorso a premi.[13]
Il 21 aprile 1912 si trattengono tre cartoline inviate dalla SAOMS di Tivoli, inviando a tale associazione lire 3.[14]
È del 19 agosto 1912 una lettera della R. Società Generale di Mutuo Soccorso fra i militari in congedo, che invia 10 biglietti di una lotteria di beneficenza a favore dei militari in congedo, per un prezzo totale di lire 2,50, raccomandando, in caso di mancata vendita dei biglietti, di restituirli (cosa non fatta: forse i biglietti sono stati acquistati dalla Società?); sul foglio sono riprodotti anche i seguenti premi: statuetta bronzea regalata da Vittorio Emanuele III, portasigarette, candelabro, statua, orologio da salotto, servizio da tavola.[15]
Il 21 agosto 1912 si legge una lettera della SOMS di Montesecco di Pergola (Pesaro), che chiede un'offerta alla SAOMS di Monleale, per potersi "provvedere" di un locale sociale.[16]
Il 6 ottobre 1912 si decide di aderire ad un invito della SOMS di Godiasco, che chiede di inviare una rappresentanza alla festa che organizzerà per l'inaugurazione dei nuovi locali sociali; a tal fine, si invieranno i soci che ne faranno richiesta, muniti di vessillo sociale e con le sole spese di viaggio per una vettura pagate dalla SAOMS (altre eventuali spese saranno a carico dei soci).[17]
Il 17 novembre 1912 si decide di partecipare con una rappresentanza non inferiore a tre soci, dotati di vessillo sociale, alla festa della SOMS di Volpedo in occasione dell'inaugurazione del vessillo sociale; si incarica il Presidente di pubblicare un invito per i soci sull'albo pretorio del comune di Monleale.[18]
Il 12 agosto 1920 si decide di intervenire "con bandiera" per accogliere il vescovo di Tortona Monsignor Simon Pietro Grossi "sempre quando si fosse accertato poter liberamente portare in chiesa la bandiera".[19]
Il 7 ottobre 1920: si decide di partecipare, con una rappresentanza di sei soci con bandiera, il 10 ottobre, alla festa organizzata a Volpedo, in occasione dell'unione delle due SOMS esistenti.[20]
Il 26 aprile 1922 si delibera di mandare, il giorno 7 maggio, una rappresentanza con bandiera alla festa per l'inaugurazione del nuovo edificio sociale della società Unione di Mutuo Soccorso di Mombisaggio.[21]
Il 14 maggio 1922 "Presenta il presidente la domanda dell'Unione Agraria di Alessandria di recarsi il giorno 21 corrente in Alessandria con bandiera onde prendere parte ad una dimostrazione di forza indetta per tutta la provincia onde affermare l'esistenza delle forze agrarie con l'intento di tutelare i nostri diritti di fronte alle altre classi sociali". Il consiglio decide di intervenire alla manifestazione.[22]
Il 15 maggio 1922 si decide di intervenire con rappresentanza e bandiera i giorni 17 e 18 giugno "in occorrenza delle feste centenarie di San Marziano e posa della prima pietra pel monumento ai caduti in guerra e l'inaugurazione della bandiera dell'unione femminile da svolgersi in Tortona".[23]
È del 22 giugno 1922 una lettera della Cooperativa Agricola di Consumo di Monleale, a firma del segretario di tale associazione, Orefice Carlo, che chiede la concessione della sala SAOMS per una riunione di tale Cooperativa.[24] Il 24 giugno 1922 si concede la sala sociale per le riunioni della Cooperativa di Produzione e Consumo, dietro pagamento di lire 50 annue.[25]
Il 26 agosto 1922 "Il consiglio prende nota dell'entrata di lire 1,70 (oppure 170?) quale provento cartelle vendute della lotteria Confederazione Mutualità Associazioni Sociali".[26]
Il 21 novembre 1925 si decide di partecipare con una rappresentanza alla festa di inaugurazione del nuovo salone sociale della SOMS di Alzano Scrivia e di pubblicare un avviso per cercare soci che desiderino far parte di tale rappresentanza, stanziando 60 lire per le spese di viaggio.[27]
Il 17 settembre 1926 si mandano Fornasari Silvio, Pelosi Vincenzo, Cadirola Damiano, con vessillo sociale e lire 50 per le spese di viaggio, a Molino dei Torti in occasione della festa per l'inaugurazione del nuovo edificio sociale della SOMS locale.[28]
Il 19 aprile 1927 si decide di mandare una rappresentanza, corredata di 50 lire per le spese di viaggio, alla festa per il cinquantenario di fondazione della SOMS di San Giuliano Vecchio.[29]
Il 30 agosto 1930 si decide di mandare una rappresentanza, per il giorno 7 settembre, a Sarezzano in occasione della festa per l'inaugurazione dell'edificio sociale della SOMS "Il Progresso"; si delibera di pubblicare un manifesto per l'adesione dei soci e di stanziare lire 50 per le spese di viaggio.[30]
Il 3 novembre 1931 si delibera di intervenire ad Alzano Scrivia con una rappresentanza (ma non viene specificato per quale occasione).[31]
Il 23 novembre 1932 si decide di mandare una rappresentanza con bandiera a Castelnuovo, stanziando lire 25 per le spese di viaggio, a condizione che ci siano soci aderenti.[32]
[1] Cfr. cartella 11 dell'Archivio SAOMS.
[2] Cfr. cartella 5 dell'Archivio SAOMS.
[3] Pietro Micca, vero nome Pierre Micha (Sagliano, 6 marzo 1677 – Torino, 30 agosto 1706), è stato un militare sabaudo. Arruolato come soldato-minatore nell'esercito del Ducato di Savoia, è storicamente ricordato per l'episodio di eroismo nel quale perse la vita e che consentì alla città di Torino di resistere all'assedio francese del 1706, durante la guerra di successione spagnola.
[4] Cfr. cartella 12 dell'Archivio SAOMS.
[5] Cfr. cartella 11 dell'Archivio SAOMS.
[6] Cfr. cartella 12 dell'Archivio SAOMS.
[7] Cfr. cartella 12 dell'Archivio SAOMS.
[8] Cfr. cartelle 5 e 11 dell'Archivio SAOMS.
[9] Cfr. cartella 12 dell'Archivio SAOMS.
[10] Cfr. cartella 12 dell'Archivio SAOMS.
[11] Cfr. cartella 12 dell'Archivio SAOMS.
[12] Cfr. cartella 12 dell'Archivio SAOMS.
[13] Cfr. cartella 12 dell'Archivio SAOMS.
[14] Cfr. cartella 13 dell'Archivio SAOMS.
[15] Cfr. cartella 6 dell'Archivio SAOMS.
[16] Cfr. cartella 6 dell'Archivio SAOMS.
[17] Cfr. cartella 13 dell'Archivio SAOMS.
[18] Cfr. cartella 13 dell'Archivio SAOMS.
[19] Cfr. cartella 15 dell'Archivio SAOMS.
[20] Cfr. cartella 15 dell'Archivio SAOMS.
[21] Cfr. cartella 15 dell'Archivio SAOMS.
[22] Cfr. cartella 15 dell'Archivio SAOMS.
[23] Cfr. cartella 15 dell'Archivio SAOMS.
[24] Cfr. capitolo relativo.
[25] Cfr. cartella 15 dell'Archivio SAOMS.
[26] Cfr. cartella 15 dell'Archivio SAOMS.
[27] Cfr. cartella 15 dell'Archivio SAOMS.
[28] Cfr. cartella 15 dell'Archivio SAOMS.
[29] Cfr. cartella 15 dell'Archivio SAOMS.
[30] Cfr. cartella 15 dell'Archivio SAOMS.
[31] Cfr. cartella 15 dell'Archivio SAOMS.
[32] Cfr. cartella 15 dell'Archivio SAOMS.