La SAOMS e la politica
Il 18 novembre 1900 si nominano, per acclamazione, a presidente onorario il deputato del parlamento italiano Pietro Bertarelli (un candidato "costituzionale", cioè liberale di estrazione cattolica, eletto nel collegio tortonese nei primi '900[1]) e a vice presidente onorario, Fausto Pincetti, quali benefattori della Saoms.[2]
Il 4 settembre 1910 il Presidente della SAOMS legge una missiva del presidente onorario Alessandro Cavalchino barone Garofoli, che ringrazia affettuosamente per i voti che i soci gli hanno voluto dare per contribuire alla sua elezione a consigliere provinciale, anche se la votazione ha avuto per lui esito negativo; la lettera è accompagnata da un contributo di lire 100 per la SAOMS. Il Consiglio incarica il Presidente di mandare al presidente onorario una lettera di ringraziamento, in cui si dovrà affermare che la Società sarà sempre riconoscente al Cavalchini, e, in altre occasioni, non mancherà di sostenere il suo presidente onorario.[3]
Il 2 marzo 1913 il Presidente dice che, siccome quest'anno ci saranno le elezioni politiche e molti candidati chiedono l'uso della sala sociale per fare conferenze, per non far torto a nessun candidato, sarebbe bene fissare una tassa fissa per l'uso della sala sociale; si decide che la sala verrà concessa a lire 4 per ogni conferenza, salvo che la conferenza venga tenuta dal candidato stesso: in quel caso, gli verrà concessa gratuitamente, una sola volta per ogni candidato e a condizione che il candidato ne faccia domanda in tempo utile al Presidente; in caso contrario, anche il candidato dovrà pagare lire 4.[4]
[1] Ho desunto tale informazione da Cassanini Maura, Cau Ettore, Pernigotti Pierluigi, Tosonotti Vincenzo (a cura di), La memoria nelle immagini. Cent'anni di Volpedo, Volpedo, 1995, p. 32.
[2] Cfr. cartelle 5 e 11 dell'Archivio SAOMS.
[3] Cfr. cartella 12 dell'Archivio SAOMS.
[4] Cfr. cartella 13 dell'Archivio SAOMS.