La longa manus di una donna dietro alle fortune SAOMS?

Anni 1925 – 1930, foto di gruppo scattata a Monleale (dal'archivio fotografico di Bice Massa).
Da sinistra, sedute: aiutante di Pinota, Angioletta Cadirola, Bice Massa, ?, Biancuccia Cadirola.
Da sinistra, in piedi: Pinota (Giuseppina Zuccarelli), Bianca Calzia, Franco Gatti.
Leggendo i documenti della SAOMS di Monleale, si scopre che era frequente ricorrere a prestiti privati per poter saldare in breve tempo le fatture delle merci che venivano vendute nel magazzino sociale, specie perché tali merci venivano consegnate all'ingrosso e le fatture dovevano essere saldate in breve tempo, mentre al momento della vendita al minuto, i piccoli agricoltori monlealesi non sempre avevano denaro liquido disponibile per poter pagare immediatamente i loro acquisti.
C'era anche un protocollo per tali prestiti, che venivano restituiti con interessi precedentemente stabiliti.
Antonio Zuccarelli (1850 – 1936), primo Presidente della Società di Monleale, è stato colui che principalmente ha prestato soldi alla SAOMS. Lo ha fatto per anni ed in molte occasioni, infatti, leggendo i documenti, pare che si tratti di una sorta di routine: il presidente anticipa il denaro per il pagamento immediato delle merci consegnate, poi tale denaro gli viene restituito, con un interesse specifico, che a volte gli viene liquidato in più soluzioni.
Viene da pensare che, in effetti, Antonio Zuccarelli credesse veramente molto in ciò che faceva, nel significato del "sodalizio sociale" che presiedeva, e che nutrisse grande fiducia nei suoi compaesani e nella loro onestà e fedeltà alla parola data. Altri tempi, altre idee…
Dunque, pare che il presidente avesse a disposizione con facilità somme ingenti (per l'epoca) in denaro liquido. Accanto al suo nome, come fornitrice di prestiti, compare anche quello di Calzia Bianca in Zuccarelli (1857 – 1950), sua moglie.
Antonio Zuccarelli[1] era un maresciallo dei carabinieri in congedo che, stabilitosi a Monleale, coltivava alcuni appezzamenti di terreno. La moglie era originaria di Oneglia dove la sua famiglia, facoltosa, aveva un frantoio; aveva due sorelle entrambe insegnanti, per cui è plausibile che avesse potuto a sua volta studiare. Antonio Zuccarelli, dopo essere stato in Sicilia, era stato trasferito, per servizio, ad Oneglia, e qui aveva conosciuto la moglie.
I coniugi Zuccarelli non avevano figli ed avevano accolto in casa e curato come fosse figlia loro una delle figlie di Chiara Calzia (sorellastra di Bianca per parte di padre), Angioletta Cadirola, che era nata in una famiglia numerosa (nove tra fratelli e sorelle) ed era stata colpita in tenera età dalla poliomielite, che le aveva provocato un'evidente zoppia, rendendola invalida. Angioletta, grazie all'aiuto ed al finanziamento degli zii, aveva potuto studiare presso le suore dell'Istituto San Vincenzo di Tortona, imparando, tra l'altro, anche a suonare il mandolino.
Calzia Bianca elargisce a sua volta ingenti prestiti di denaro alla SAOMS, che le vengono puntualmente restituiti con gli interessi. Inoltre, il 24 novembre 1900,[2] finanzia l'acquisto del locale sociale con un prestito di lire 1000. "L'assemblea ha incaricato il Consiglio di cercare qualche privato disposto a fare un prestito di lire 1000 alla Saoms per l'acquisto di un locale sociale con il tasso di interesse non superiore al 5%; il Consiglio propone la signora Calzia Bianca maritata Zuccarelli, che sarebbe disposta a concedere tale mutuo con effetto cambiario da restituirsi in 10 anni a lire 100 annue; la signora propone di dare per ora solo le 500 lire per l'acquisto del locale e le altre 500 al 1 marzo 1901 per i restauri, inoltre, facendo il mutuo con effetto cambiario, la Saoms scanserebbe le spese notarili.
Dopo breve discussione si decide quanto segue:
- la Calzia verserà oggi stesso nelle mani del cassiere sociale 500 lire e le altre 500 al 1 marzo 1901, da restituirsi all'interesse del 5 %;
- che l'interesse per le 500 lire date oggi decorrerà da oggi in avanti e per quelle date il 1 marzo, decorrerà dal 1 marzo;
- alla mutuante verranno ridati i suoi soldi in due soluzioni, una scadente il 24 novembre 1905, di lire 500 e una scadente il 31 dicembre 1910, di lire 500;
- tale mutuo verrà estinto in 10 anni, mediante mortizzazione di lire 100 annue, oltre all'interesse del 5 %: tale voce verrà tenuta in conto nel bilancio di ogni anno;
- la mutuante rilascerà all'amministrazione sociale quietanza per le somme ritirate e per l'estinzione di tali effetti cambiari la mutuante elegge a suo domicilio in Monleale nell'ufficio comunale presso il signor segretario comunale."
Il consiglio firma i due effetti per il pagamento e li consegna al cassiere Boveri Bartolomeo, che li conserverà nella cassa sociale, fino a quando la signora Zuccarelli Bianca non avrà versato la somma pattuita.
Nel verbale del 6 marzo 1903, si legge che si delibera di chiedere all'Assemblea sociale che vengano pagate 200 lire alla signora Calzia Bianca, per estinguere il debito fatto richiedendole un prestito; nella successiva Assemblea del 15 marzo, viene deciso di anticipare la somma per saldare il debito contratto con la signora Calzia. Nel verbale del 15 novembre 1903 si parla di uno stanziamento per il pagamento dell'ammortamento del mutuo richiesto alla sig. Calzia Bianca. Il 27 novembre 1904 si parla dell'emissione di un mandato di pagamento in favore della signora Calzia Bianca in Zuccarelli.[3]
Calzia Bianca compare in una deliberazione del consiglio Direttivo del 7 aprile 1907: "il Presidente fa presente che il dott Fascioli ha lasciato alla cassa sociale metà del suo stipendio (lire 30): si decide di incaricare la sig. Calzia Bianca in Zuccarelli affinché con suo comodo si porti nella città di Tortona e acquisti un tappeto per il tavolo della presidenza e delle tende per le finestre; in caso questi soldi non fossero sufficienti, si incarica il presidente di rilasciarle un mandato di pagamento, anticipandole i soldi che si presume il dott. Fascioli lascerà alla Saoms per l'anno 1907 (altre lire 30)".
Il I7 dicembre 1911 si approvano vari mandati di pagamento, tra cui quello per rimborsare (senza interessi) le 2600 lire che Calzia Bianca aveva (ulteriormente) prestato in data 15 agosto 1911.[4]
Il 21 aprile 1912, siccome non ci sono abbastanza soldi in cassa per far fronte al pagamento delle fatture, si decide di chiedere in prestito 2000 lire alla signora Calzia Bianca in Zuccarelli, da restituirsi al 31 dicembre 1912, con interesse del 4% e si decide anche di ritirare tutti i soldi presenti in cassa nella banca di Tortona.[5]
L'11 maggio 1913, dopo il cambio drastico di direttivo, siccome il signor Zuccarelli Antonio, non più presidente della Società, chiede maggiori garanzie di restituzione del prestito, che ammonta a 4500 lire, fatto dalla moglie Calzia Bianca alla SAOMS, visto che è cambiata l'amministrazione, il Consiglio gli dà tali garanzie, con firme "solvibilissime".
Il 31 dicembre 1913 si estingue il debito verso Zuccarelli Antonio e Calzia Bianca per la somma di lire 4500.[6]
[1] Le notizie che seguono, riguardanti i coniugi Antonio Zuccarelli e Bianca Calzia mi sono state fornite dalle monlealesi Bice e Ornella Mogni.
[2] Cfr. cartella 11 dell'Archivio SAOMS.
[3] Cfr. cartelle 5 e 11 dell'Archivio SAOMS.
[4] Cfr. cartella 13 dell'Archivio SAOMS.
[5] Cfr. cartella 13 dell'Archivio SAOMS.
[6] Cfr. cartella 14 dell'Archivio SAOMS.