Iniziative di beneficenza
In diverse occasioni la SAOMS monlealese si è impegnata a portare aiuti concreti, con somme in denaro, a "fratelli" e "sorelle" colpiti da qualche disgrazia, anche al di fuori del ristretto ambito del paese, dimostrandosi capace di gesti solidaristici a livello nazionale.
Secondo il verbale dell'Assemblea del Consiglio Direttivo datato 8 ottobre 1905, il sindaco locale, Gatti Angelo, propone di istituire un sottocomitato di beneficenza per portare aiuto ai "fratelli" calabresi danneggiati dal terremoto del 7 e 8 settembre 1905[1]. Nel successivo verbale dell'Assemblea del Consiglio, datato 14 ottobre 1905, si delibera:
- di organizzare una festa da ballo di beneficenza per la sera del 22 ottobre, allo scopo di raccogliere maggiori fondi; la SAOMS concede l'utilizzo gratuito della sala sociale per tenervi la festa, così la spesa si ridurrà a quella per l'orchestra;
- di aprire una pubblica sottoscrizione per tutte le famiglie del comune; per facilitare la raccolta fondi, si pensa di mandare una rappresentanza della Società di casa in casa;
- tutti gli introiti verranno spediti al Prefetto della Provincia e verranno pubblicati gli introiti ricavati dalle due iniziative (seguono note con i conti dei soldi raccolti, divisi per Monleale, Cusinasco e Ville).
Un manifesto a stampa della SOMS di Casalnoceto, allegato ai verbali precedenti, in cui si chiedono fondi per i terremotati e si pubblicizzano una festa da ballo ed una rappresentazione drammatica di beneficenza, con cancellature ed aggiunte a penna per adattare lo stesso testo a ciò che si ha in mente di fare a Monleale, ci fa capire che dovevano essere stati pubblicati dei manifesti da affiggere in paese in occasione delle manifestazioni di beneficenza.
Il 29 ottobre 1905, la SAOMS decide di devolvere 10 lire per i terremotati della Calabria, a seguito di una domanda fatta verbalmente dal presidente del locale comitato pro Calabria, Scherpa Faustino. Dal verbale del 31 ottobre 1905 del Consiglio Direttivo, sappiamo che il comitato creato per raccogliere i soldi pro terremotati della Calabria ha proceduto a fornire i risultati relativi alla raccolta fondi operata sia con la festa da ballo, sia con la sottoscrizione pubblica.
Dalla sottoscrizione pubblica si sono raccolte 84,75 lire, dalla festa da ballo lire 57,90, a cui sono state tolte le spese per l'orchestra (lire 17,90), con un avanzo netto di 40 lire. In aggiunta, il comune ha offerto 20 lire e la SAOMS 10 lire. Si decide di affidare la somma (154,75 lire) al sindaco del comune, perché la spedisca al Prefetto della Provincia di Alessandria e si ringrazia la popolazione, nonché la SAOMS stessa.[2]
Un registro datato 3 gennaio 1909, che riporta un elenco di sottoscrittori con relative somme pagate, è allegato a un verbale di Assemblea del Consiglio SAOMS datato 1 (?) gennaio 1909; in tale adunanza, il sindaco locale, Zuccarelli Antonio, fa la proposta di istituire un sottocomitato di beneficenza per portare aiuto ai "fratelli" siculi e calabresi danneggiati da un disastroso terremoto[3]; le offerte raccolte verranno trasmesse al Prefetto della Provincia, che le rimetterà al Comitato Provinciale costituitosi in Alessandria. Per la raccolta delle offerte, si delibera di mandare una rappresentanza presso tutte le famiglie del comune di Monleale (seguono i nomi degli incaricati per la raccolta, divisi per "capoluogo di Monleale", "frazioni Ville" e "regione Cadaborgo").
Viene deliberato di tenere anche una festa da ballo di beneficenza il 6 gennaio, per la quale viene concesso l'uso gratuito della sala sociale, per ridurre i costi alla sola orchestra; tutto il comitato si impegna a presenziare alla festa e a fornire aiuto per l'organizzazione, mentre il segretario stamperà appositi manifesti. Inoltre, viene devoluto un sussidio di 25 lire, tolte dal fondo sociale.
Dal verbale dell'Assemblea del Consiglio SAOMS del 7 gennaio 1909, sappiamo che il comitato procede a fare lo spoglio ed i conti delle somme raccolte:
- dalla sottoscrizione pubblica fatta nel capoluogo lire 75,80; Cadaborgo 39,05; Ville San Rocco 26,70;
- dalla festa da ballo tenuta il 6 gennaio lire 44,15;
- dal comune 100 lire;
- dalla SAOMS 25 lire;
per un totale di 304,70 lire.
Si delibera di dare pubblico avviso dei risultati della sottoscrizione di beneficenza sui giornali; i soldi verranno consegnati al Sindaco, che li invierà al Prefetto della Provincia.[4]
È del 20 novembre 1911 un verbale della riunione del comitato di beneficenza nominato dalla giunta di Monleale in data 10 novembre per raccogliere fondi per le famiglie dei soldati morti nella guerra della Tripolitania e Cirenaica; tutte le somme raccolte verranno ogni 10 giorni versate all'ufficio postale di Volpedo, il quale è incaricato di trasmetterle al comitato centrale a Roma, il cui presidente è il Duca D'Aosta. Presidente del comitato è Antonio Zuccarelli (sindaco), Sterpi Carlo (conciliatore), cassiere e segretario Orefice Carlo. Si stabilisce di far stampare un manifesto da affiggere nei vari centri del comune, per meglio avvertire la popolazione in merito alla costituzione del comitato e al suo scopo. Il 25 novembre 1911 Il comitato delibera di tenere una festa da ballo di beneficenza per la sera del 6 gennaio 1912 nella sala sociale e da incarico ad alcuni soci di andare a raccogliere le offerte presso le famiglie del capoluogo, delle Ville e di Cadaborgo.[5]
L'11 gennaio 1914, vista la circolare del 29 dicembre 1910 del presidente della deputazione provinciale di Alessandria, con la quale si chiede un sussidio per il segretariato dell'Emigrazione, si delibera di dare un sussidio annuo di lire 5.[6]
Il 7 dicembre 1914 si decide di dare una festa da ballo di beneficenza la sera del 7 gennaio per danneggiati dal terremoto.[7]
Il 26 dicembre 1921 si elargiscono lire 20 all'istituto Charitas di Torino per i fanciulli abbandonati.[8]
L'8 luglio 1926 si mandano lire 10 alla Caritas di Torino per "fare opera buona per soccorrere i poveri orfani".[9]
[1] Si tratta di un grave sisma che si è abbattuto sulla Calabria centrale tirrenica, devastando una vasta area tra Cosenza e Nicotera, durante la notte tra i 7 e l'8 settembre 1905. Il terremoto ha provocato 557 vittime ed ingenti danni agli edifici ed alle infrastrutture già carenti, in un'area di oltre 6000 chilometri quadrati.
[2] Cfr. cartelle 121 e 12 dell'Archivio SAOMS.
[3] Si tratta del terremoto di Messina e Reggio del 1908, o terremoto calabro-siculo del 1908. Esso è considerato uno degli eventi più catastrofici del XX secolo. Si verificò alle ore 5.21 del 28 dicembre 1908 e in 37 secondi danneggiò gravemente le città di Messina e Reggio, interrompendo le vie di comunicazione, l'erogazione della luce elettrica, le tubazioni del gas e devastando particolarmente Messina, causandovi il crollo del 90% degli edifici, anche a causa di un violento maremoto, abbattutosi sulla città. Si contano tra le 90.000 e le 120.000 vittime.
[4] Cfr. cartelle 121 e 12 dell'Archivio SAOMS.
[5] Cfr. cartella 123 dell'Archivio SAOMS.
[6] Cfr. cartella 14 dell'Archivio SAOMS.
[7] Cfr. cartella 14 dell'Archivio SAOMS. Si tratta, probabilmente, del terremoto (VIII – IX grado della scala Mercalli) che colpì la Sicilia, nel territorio compreso tra Acireale e S. Venerina, il 7 e l'8 maggio 1914, provocando gravi danni agli edifici ed alcune vittime.
[8] Cfr. cartella 15 dell'Archivio SAOMS.
[9] Cfr. cartella 15 dell'Archivio SAOMS.